

Incendio Mecoris, agricoltura in ginocchio: subito interventi!
Il divieto di raccogliere frutta e verdura e il divieto di pascolo fino al 9 luglio nell’area de Il Casale, in cui è divampato l’incendio alla Mecoris, ha messo le aziende agricole in ginocchio. Nella zona oggetto dell’ordinanza sindacale sono presenti diverse aziende agricole e il neo presidente Vincenzo Del Greco Spezza, di Confagricoltura Frosinone, riferisce che sono in attesa di conoscere l’ammontare delle perdite economiche: non poter vendere i propri prodotti significa non poter lavorare. Il divieto di raccolta frutta e ortaggi e il divieto di pascolo porterà pesanti conseguenze sui bilanci delle aziende. “Occorre al più presto quantificare l’entità dei danni e individuare le procedure per il ristoro degli stessi, è questo un atto dovuto nei confronti di tutte quelle imprese che non possono più vendere al pubblico i frutti della propria attività senza avere nessuna responsabilità per l’accaduto.” Il presidente Del Greco Spezza assicura collaborazione con le autorità impegnate nell’affrontare l’emergenza, ma sottolinea la necessità di individuare i soggetti responsabili ed eventualmente sanzionare il loro comportamento commissivo od omissivo chiedendone non soltanto la punizione in termini di legge, ma soprattutto il risarcimento per i danni cagionati. “Chi inquina paga!” Dai primi risultati, gli enti come ASL ed ARPA Lazio dichiarano che i valori sono al di sotto del rischio di tossicità, ma a fini cautelativi è stato disposto il divieto di raccolta fino al 9 Luglio. In allegato è riportata la mappa elaborata dal direttore del servizio ARPA Lazio Ing. Massimo Magliocchetti, delle aree interessate durante l’evento. I colori rappresentano le zone di probabile impatto (le aree rosse sono quelle a maggiore impatto, quelle blu a minore impatto). La mappa non contiene informazioni né sul tipo di inquinante emesso né sulla sua concentrazione al suolo.