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Manca l'accordo per la nuova PAC: Confagricoltura auspica l'intesa ma non a tutti i costi
Si lavora alla nuova PAC, la politica agricola comune, che dovrebbe entrare in vigore il 1° Gennaio 2023, per la quale non c’è ancora un accordo tra le istituzioni dell’Unione Europea. Sul rinvio del negoziato interviene il presidente di Confagricoltura Frosinone Vincenzo del Greco Spezza: “La nostra organizzazione auspica il raggiungimento di un’intesa per la riforma della PAC perché la politica agricola dell’Unione deve continuare a sostenere un processo economico finalizzato a fornire ai consumatori cibo in quantità adeguate, sicuro e di altissima qualità”.
Varata nel 1962, la politica agricola comune (PAC) rappresenta una stretta intesa tra agricoltura e società, tra l'Europa e i suoi agricoltori. Persegue i seguenti obiettivi: sostenere gli agricoltori e migliorare la produttività agricola, garantendo un approvvigionamento stabile di alimenti a prezzi accessibili.
“Le nostre imprese agricole – continua del Greco Spezza – sono di fronte ad una nuova sfida che è quella di una maggiore sostenibilità ambientale. È infatti necessario salvaguardare i livelli di produzione riducendo la pressione sulle risorse naturali. Per noi, però, l’accordo deve esserci ma non a tutti i costi: non servono, nuovi e complessi adempimenti burocratici. E’ invece fondamentale un’efficace tutela dei redditi di tutte le imprese, senza penalità in funzione della dimensione. Occorre non dimenticare – conclude il presidente di Confagricoltura Frosinone - che la continuità dell’attività agricola è essenziale per la vitalità sociale ed economica delle zone rurali e delle aree interne. Ci auguriamo che la ripresa delle trattative tra le istituzioni dell’Unione sia caratterizzata da una maggiore attenzione nei confronti delle esigenze economiche delle imprese”.